Precisazioni conclusive del I volume: Papa Francesco sta attuando un tradimento della sana dottrina e non uno sviluppo di essa.

 

 

 

 

 

 

Dio ci illumini sempre meglio.

Riprendendo quello che vedemmo più sopra allorché trattammo della differenza tra sviluppo della dottrina e cambiamento di essa, dobbiamo ricordare che il Magistero, come detto, è chiamato a interpretare la Tradizione e la Scrittura e che il Magistero non è superiore alla Tradizione o alla Scrittura ma le serve quindi il Magistero deve interpretare e non distruggere o deformare il deposito della fede.

S. Vincenzo di Lerins ha affermato : “Nella Chiesa Cattolica bisogna avere la più grande cura nel tenere ciò che è stato creduto dovunque, sempre e da tutti. Questo è veramente e propriamente cattolico … Ma questo avverrà certamente se noi seguiremo l’universalità, l’antichità, il consenso.
Seguiremo l’universalità in questo modo: se confesseremo come vera e unica fede quella che tutta la Chiesa professa in tutto il mondo; (seguiremo) l’antichità in questo modo: se non recederemo per nulla dai giudizi che evidentemente proclamarono i nostri santi antenati e padri; (seguiremo) il consenso parimenti cosi: se, in questa stessa antichità, noi accoglieremo le definizioni e le dottrine di tutti, o di quasi tutti, i Vescovi e i Maestri.”(mia traduzione da Sancti Vincentii Lirinensis “Commonitorium” PL 50, 640).

Il testo di s. Vincenzo aggiunge anche che se una parte della Chiesa si allontana dalla fede universale occorre preferire la sanità della Chiesa intera a qualche gruppo che si è pervertito; se l’eresia vuole contagiare tutta la Chiesa occorre che il cristiano si impegni ad aderire all’antica dottrina che è inattaccabile dall’eresia; se si scopre che in passato un errore è stato diffuso da un gruppo ampio di persone occorre far valere contro di esso i decreti di un Concilio universale ; se sorge una nuova opinione, mai affrontata prima dai sapienti della Chiesa occorre rimanere fermi a ciò che da tutti i veri Padri della Chiesa, approvati dalla stessa, fu affermato concordemente  (cfr. Sancti Vincentii Lirinensis “Commonitorium” P. L. 50, 640s).

Afferma ancora s. Vincenzo di Lerins che “Pertanto, annunziare ai cristiani cattolici qualcosa di diverso da ciò che hanno ricevuto non è mai stato lecito, non è assolutamente lecito e non sarà mai lecito; e anatemizzare coloro che annunziano qualcosa di diverso da ciò che una volta è stato ricevuto è sempre stato necessario, è assolutamente necessario e sarà sempre necessario” (mia traduzione da Sancti Vincentii Lirinensis “Commonitorium”, PL 50, 649).

Come un bambino si sviluppa rimanendo sempre la stessa persona, il vero progresso avviene mediante lo sviluppo interno, devono rimanere “sempre uguali il genere della dottrina, la dottrina stessa, il suo significato e il suo contenuto.”; anche il dogma della religione cristiana progredisce ma deve restare sempre assolutamente intatto e inalterato e, per un vero sviluppo, non devono esserci contraddizioni tra la dottrina che precede e quella che segue.[1]

La Bolla “Ineffabilis Deus” di Pio IX afferma: “Infatti la Chiesa di Cristo, fedele custode e garante dei dogmi a lei affidati, non ha mai apportato modifiche ad essi, non vi ha tolto o aggiunto alcunché, ma trattando con ogni cura, in modo accorto e sapiente, le dottrine del passato per scoprire quelle che si sono formate nei primi tempi e che la fede dei Padri ha seminato, si preoccupa di limare e di affinare quegli antichi dogmi della Divina Rivelazione, perché ne ricevano chiarezza, evidenza e precisione, ma conservino la loro pienezza, la loro integrità e la loro specificità e si sviluppino soltanto nella loro propria natura, cioè nell’ambito del dogma, mantenendo inalterati il concetto e il significato.” [2]

Nella Costituzione Dogmatica “Dei Filius” leggiamo: “La dottrina della fede che Dio rivelò non è proposta alle menti umane come una invenzione filosofica da perfezionare, ma è stata consegnata alla Sposa di Cristo come divino deposito perché la custodisca fedelmente e la insegni con magistero infallibile. Quindi deve essere approvato in perpetuo quel significato dei sacri dogmi che la Santa Madre Chiesa ha dichiarato, né mai si deve recedere da quel significato con il pretesto o con le apparenze di una più completa intelligenza. Crescano dunque e gagliardamente progrediscano, lungo il corso delle età e dei secoli, l’intelligenza e la sapienza, sia dei secoli, sia degli uomini, come di tutta la Chiesa, ma nel proprio settore soltanto, cioè nel medesimo dogma, nel medesimo significato, nella medesima affermazione [Vinc. Lir. Common., n. 28].”[3] La regola fissata dal Concilio Vaticano I vale anche per il Papa: “deve essere approvato in perpetuo quel significato dei sacri dogmi che la Santa Madre Chiesa ha dichiarato, né mai si deve recedere da quel significato con il pretesto o con le apparenze di una più completa intelligenza.” … anzi il Papa dovrebbe dare esempio di attuazione di questa regola …

Nella linea di queste affermazioni ricordiamo che il modernismo con i suoi errori è stato condannato dalla Chiesa e il giuramento antimodernista dice, tra l’altro: «Quarto: accolgo sinceramente la dottrina della fede trasmessa fino a noi dagli apostoli per mezzo dei padri ortodossi “nello stesso senso e sempre nello stesso contenuto”; e per questo respingo totalmente l’eretica invenzione dell’evoluzione dei dogmi, che passano da un significato all’altro, diverso da quello che prima ritenne la Chiesa» [4].

Lo sviluppo della dottrina implica che la fede rimanga sostanzialmente la stessa e che la dottrina vada intesa “nello stesso senso e sempre nello stesso contenuto” … altrimenti non si ha sviluppo ma deformazione e tradimento della dottrina …

La  Dichiarazione “Mysterium Ecclesiae” circa la dottrina cattolica sulla Chiesa per difenderla da alcuni errori d’oggi pubblicata nel 1973 dalla Congregazione per la Dottrina della Fede [5] ribadisce quanto stiamo dicendo.

Sottolineo che, come vedemmo più sopra, per verificare che l’ interpretazione dei dogmi e lo sviluppo della dottrina si compia rettamente e non sia una deformazione o una distruzione della verità diffusa da Cristo,  san  J. H. Newman, famoso teologo inglese, ha offerto sette principi:”

1) Preservazione del tipo…

2) Continuità dei principi …

3) Potere di assimilazione …

4) Conseguenza logica …

5) Anticipazione del futuro …

6) Influsso preservatore del passato …

7) Vigore duraturo …”[6]

Dice s. Tommaso d’Aquino: “Dicendum quod hoc pro firmo est tenendum, unam esse fidem antiquorum et modernorum: alias non esset una Ecclesia.”(De veritate, q. 14, a. 12c). … si deve mantenere con fermezza che una è la fede degli antichi e dei moderni altrimenti la Chiesa non sarebbe una. La Chiesa per essere sempre una deve professare una sola fede; l’unità della Chiesa implica l’unità della fede.

Gli errori da me evidenziati nelle affermazioni delle Papa, in ambito morale, non appaiono uno sviluppo della sana dottrina ma un cambiamento della stessa, infatti, essi non si presentano nel senso della continuità dei principi, non si sviluppano come conseguenza logica e non realizzano un influsso preservatore del passato, sono semplicemente un tradimento della sana dottrina … tradiscono dottrine fondamentali, specie in ambito morale alcune delle quali già fissate in modo anche dogmatico, dottrine chiaramente collegate alla S. Scrittura e ribadite dalla Tradizione …  Peraltro tale tradimento non riguarda solo una limitata parte dell’insegnamento cattolico, è infatti un radicale pervertimento di molti aspetti della sana dottrina, è appunto un “cambio di paradigma” che sta scandalizzando molti fedeli cattolici e che sta aprendo le porte addirittura a Confessioni invalide, come visto, a peccati contro natura, ad adulteri, alla contraccezione nonchè alla ricezione dei Sacramenti da parte di coloro che praticano tali peccati e non si propongono di non peccare più.

Tale tradimento, si noti bene,  non è una evoluzione ma un cambiamento, infatti è stato definito dagli stessi collaboratori di Bergoglio: “cambio di paradigma”. Nonostante il Papa e alcuni suoi collaboratori cerchino di far passare tale pervertimento dottrinale come evoluzione e come pura dottrina tomista, abbiamo visto che in molti punti fondamentali le affermazioni di Bergoglio sono in evidente contrasto rispetto alle vere affermazioni di s. Tommaso e alla sua dottrina , sono contrarie alla dottrina che la Tradizione ci offre e appunto sono significamente definite dagli stessi Prelati vicini al Papa come “cambio di paradigma”.

Con tale “cambio di paradigma” viene messa da parte , come visto, in modo furbo, addirittura la Legge divina  rivelata con i suoi principi negativi sempre e ovunque cogenti per fare posto ad un’assurda indeterminatezza che praticamente apre le porte appunto non solo ai peccati gravi ma anche allo scandalo dell’amministrazione dei Sacramenti a chi è in evidente situazione di peccato grave per non dire che è in evidente peccato grave! Estremamente significative in questa linea le parole che  Papa Francesco ha rivolto al super abortista Biden, presidente degli Stati Uniti e per le quali Biden è un buon cattolico e può fare la Comunione! Dopo un famoso colloquio con il Papa lo stesso Biden ha infatti affermato: “Con il Papa abbiamo parlato del fatto che è contento che sono un buon cattolico e che continuo a ricevere la comunione”[7] La Santa Sede non ha smentito le parole di parole di Papa Francesco … dunque  SE UN SUPER ABORTISTA PUO’ FARE COMODAMENTE LA COMUNIONE QUANTO PIU’ UN ADULTERO … E MAGARI UN OMOSESSUALE ATTIVO … OVVIAMENTE SENZA PROPORSI DI CAMBIARE VITA …

Con tale “cambio di paradigma” viene alterata e tradita la dottrina sulla coscienza morale, come visto … e qui risultano estremaente significative le parole del prof. Seifert che il 5 agosto 2017, sulla rivista teologica tedesca AEMAET,  ha pubblicato un articolo con il titolo posto in forma di domanda: “La logica pura minaccia di distruggere l’intera dottrina morale della Chiesa?”. In esso afferma che il citato n° 303 di Amoris Laetitia è “una bomba atomica teologica che minaccia di abbattere l’intero edificio morale dei 10 comandamenti e dell’insegnamento morale cattolico”. E giustificava la drammaticità dell’affermazione domandandosi: “Se solo un caso di atto intrinsecamente immorale può essere permesso e persino voluto da Dio, ciò non si deve applicare a tutti gli atti considerati ‘intrinsecamente errati’?  …  Non dovranno pertanto cadere anche gli altri 9 comandamenti, Humanae Vitae, Evangelium Vitae e tutti i documenti passati, presenti o futuri della Chiesa, i dogmi o i concili, che insegnano l’esistenza di atti intrinsecamente errati? … Non dovrebbero allora, per pura logica, essere buoni e lodevoli a causa della complessità di una situazione concreta, l’eutanasia, il suicidio o assistenza ad esso, bugie, furti, spergiuri, negazioni o tradimenti di Cristo, come quello di San Pietro o l’omicidio, in alcune circostanze e dopo un adeguato “discernimento”? ….  Tuttavia, se la domanda contenuta nel titolo di questo documento deve avere una risposta affermativa, come credo personalmente sia il caso, la conseguenza puramente logica dell’affermazione di Amoris Laetitia sembra distruggere l’intero insegnamento morale della Chiesa.”[8] … Il professore ha evidentemente ragione , come visto … per questo appunto stiamo parlando di tradimento della sana dottrina e di radicale perversione della stessa … TUTTO QUESTO NON E’ OVVIAMENTE CONSENTITO AL PAPA … ce lo fanno capire anche le tante affermazioni di Prelati e teologi che in questi anni, dopo Amoris Laetitia, hanno fortemente ribadito la dottrina tradizionale e in qualche caso hanno addirittura affermato che il Papa attuale sta aprendo le porte a dottrine e prassi eterodosse; nel nostro percorso, in questo volume, abbiamo visto varie di queste pubbliche affermazioni di Cardinali, Vescovi e teologi.

Il Papa non è al di sopra della Parola di Dio e della Tradizione ma al servizio di esse

“Il Romano Pontefice è — come tutti i fedeli — sottomesso alla Parola di Dio, alla fede cattolica ed è garante dell’obbedienza della Chiesa e, in questo senso, servus servorum.”[9] Il Papa non deve decidere secondo il proprio arbitrio, ma secondo la volontà del Signore, che parla all’uomo attraverso la S. Scrittura vissuta ed interpretata dalla Tradizione. Quindi il ministero del Papa ha i limiti che procedono dalla legge di Dio e dall’inviolabile costituzione divina della Chiesa contenuta nella Rivelazione. [10]

Il Papa non ha un potere assoluto.[11]

Il Catechismo della Chiesa Cattolica afferma al n. 85 che: “  L’ufficio di interpretare autenticamente la Parola di Dio scritta o trasmessa è stato affidato al solo Magistero vivente della Chiesa …” ma precisammo che il : “ .. Magistero … non è al di sopra della Parola di Dio, ma la serve, insegnando soltanto ciò che è stato trasmesso, in quanto, per divino mandato e con l’assistenza dello Spirito Santo, piamente la ascolta, santamente la custodisce e fedelmente la espone, e da questo unico deposito della fede attinge tutto ciò che propone da credere come rivelato da Dio ». [12] L’interpretazione di cui parla il testo appena citato è appunto interpretazione, non tradimento e non alterazione … Papa Benedetto XVI disse :“Il potere conferito da Cristo a Pietro e ai suoi successori è, in senso assoluto, un mandato per servire. La potestà di insegnare, nella Chiesa, comporta un impegno a servizio dell’obbedienza alla fede. Il Papa non è un sovrano assoluto, il cui pensare e volere sono legge. Al contrario: il ministero del Papa è garanzia dell’obbedienza verso Cristo e verso la Sua Parola. Egli non deve proclamare le proprie idee, bensì vincolare costantemente se stesso e la Chiesa all’obbedienza verso la Parola di Dio, di fronte a tutti i tentativi di adattamento e di annacquamento, come di fronte ad ogni opportunismo.”[13].

In questa linea i Vescovi tedeschi affermarono: “Il Papa è soggetto al diritto divino e vincolato dall’ordinamento dato da Gesù Cristo alla sua Chiesa. Il Papa non può modificare la costituzione che la Chiesa ha ricevuto dal suo Fondatore…. La Costituzione della Chiesa appoggia i suoi cardini su un fondamento che viene da Dio e quindi non può essere in balia dell’arbitrio umano…. Come il Concilio Vaticano ha esposto con parole chiare e comprensibili e e come la natura stessa della cosa si manifesta, l’infallibilità è una proprietà che si riferisce solo al supremo Magistero del Papa; e questo coincide precisamente con l’ambito del Magistero infallibile della Chiesa in genere ed è legato a ciò che è contenuto nella S. Scrittura e nella Tradizione, come pure alle definizioni già emanate dal Magistero ecclesiastico”[14].

In particolare, come spiega s. Giovanni Paolo II “8. Il  Romano  Pontefice … ha  la  “sacra potestas”  di insegnare  la  verità  del  Vangelo, amministrare i sacramenti e governare pastoralmente  la  Chiesa  in  nome  e  con  l’autorità  di Cristo, ma tale potestà non include in sé alcun potere sulla Legge divina naturale o positiva. ” [15]

Tutto questo è stato bellamente calpestato dall’attuale Pontefice in vario modo attraverso l’Amoris Laetitia, che si presenta in opposizione, su molti punti, al Magistero,  come visto … perciò famoso professore di  Oxford, John Finnis, già membro della Commissione Teologica Internazionale della Santa Sede dal 1986 al 1991, membro del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace (1990-95) e della Pontificia Accademia Pro Vita (2001-2016), ha significativamente affermato a commento di un libro che raccoglie appunto tutti i documenti citati che criticano fortemente gli errori che sta diffondendo Papa Francesco in particolare attraverso Amoris Laetitia: ““With admirable lucidity and a wealth of evidence and argument, this timely book collects the main published documents making the case that heresies designedly put about by Pope Francis are today a primary cause and manifestation of Christianity’s worst crisis ever.”[16] Che possiamo tradurre così: con ammirevole lucidità e una ricchezza di prove e argomentazioni, questo libro tempestivo raccoglie i principali documenti pubblicati che dimostrano che le eresie progettate da Papa Francesco sono oggi una causa primaria e una manifestazione della peggiore crisi mai esistita del cristianesimo.

Dio intervenga! … e intervenga presto, per il vero bene delle anime.

 

Note

[1]Cfr. «Primo Commonitorio» di Vincenzo di Lérins, Cap. 23; PL 50, 667-668; Ufficio delle Letture del venerdì della XXVII settimana del tempo ordinario in Conferenza Episcopale Italiana “Liturgia della Ore secondo il Rito Romano” ed. LEV 1993 (ristampa) vol. IV p. 323s https://www.maranatha.it/Ore/ord/LetVen/27VENpage.htm

[2]Testo tratto da www.totustuus.it,  http://www.totustuustools.net/magistero/p9ineffa.htm

[3]Pio IX, Costituzione Dogmatica “Dei Filius”24.4.1870, www.vatican.va , https://w2.vatican.va/content/pius-ix/it/documents/constitutio-dogmatica-dei-filius-24-aprilis-1870.html

[4]Pio X, Motu proprio “Sacrorum antistitum”, giuramento antimodernista, Heinrich Denzinger

“Enchiridion symbolorum, definitionum et declarationum de rebus fidei et morum” a cura di P. Hünermann, Edizioni Dehoniane Bologna, 2003, n. 3541

[5]Cfr. , www.vatican.va ,  http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_19730705_mysterium-ecclesiae_it.html)

[6]Commissione Teologica Internazionale “L’interpretazione dei dogmi.” 1990  , www.vatican.va ,  http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/cti_documents/rc_cti_1989_interpretazione-dogmi_it.html

[7] Niccolò Magnani”Comunione a Biden, ok Papa: ira vescovi Usa/ “Francesco, l’aborto è sacrilegio!”” 1.11.2021, www.ilsussidiario.net, https://www.ilsussidiario.net/news/comunione-a-biden-ok-papa-ira-vescovi-usa-francesco-laborto-e-sacrilegio/2244042/

[8]http://www.aemaet.de/index.php/aemaet/article/view/44/pdf_1 ; Josef Seifert: “La logica pura minaccia di distruggere l’intera dottrina morale della Chiesa?” Corrispondenza Romana, 2017 https://www.corrispondenzaromana.it/wp-content/uploads/2017/08/Testo-Seifert-italiano.pdf?it

[9]Congregazione per la dottrina della Fede “Il primato del successore di s. Pietro nel mistero della Chiesa” 31.10.1998  n. 7 , www.vatican.va ,   http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_19981031_primato-successore-pietro_it.html

[10]Cfr Dichiarazione collettiva dei Vescovi tedeschi, genn.-febbr. 1875: Heinrich Denzinger “Enchiridion symbolorum, definitionum et declarationum de rebus fidei et morum” a cura di P. Hünermann, Edizioni Dehoniane Bologna, 2003, n. 3114; Congregazione per la dottrina della Fede “Il primato del successore di s. Pietro nel mistero della Chiesa” 31.10.1998  n. 7 , www.vatican.va ,   http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_19981031_primato-successore-pietro_it.html

[11]Cfr. Congregazione per la dottrina della Fede “Il primato del successore di s. Pietro nel mistero della Chiesa” 31.10.1998  n. 10  , www.vatican.va ,  , www.vatican.va ,  http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_19981031_primato-successore-pietro_it.html)

[12]Concilio Vaticano II, Cost. dogm. “Dei Verbum” 18.11.1965 , 10: AAS 58 (1966) 822 ,www.vatican.va ,  http://www.vatican.va/archive/hist_councils/ii_vatican_council/documents/vat-ii_const_19651118_dei-verbum_it.html

[13]Benedetto XVI, “Omelia del 7 maggio 2005” , www.vatican.va ,  https://w2.vatican.va/content/benedict-xvi/it/homilies/2005/documents/hf_ben-xvi_hom_20050507_san-giovanni-laterano.html

[14]Dichiarazione dei Vescovi tedeschi 1875 , Denzinger “Enchiridion symbolorum, definitionum et declarationum de rebus fidei et morum” a cura di P. Hünermann, Edizioni Dehoniane Bologna, 2003 n.  3114; testo lodato e approvato da Papa Pio IX con la “Mirabilis illa constantia” del 1875, Heinrich  Denzinger “Enchiridion symbolorum, definitionum et declarationum de rebus fidei et morum” a cura di P. Hünermann, Edizioni Dehoniane Bologna, 2003 n.  3117

[15]“Discorso di Giovanni Paolo II agli Officiali e Avvocati del Tribunale della Rota Romana per l’inaugurazione dell’anno giudiziario” del 21.1.2000, www.vatican.va ,  http://w2.vatican.va/content/john-paul-ii/it/speeches/2000/jan-mar/documents/hf_jp-ii_spe_20000121_rota-romana.html

[16]Recensione editoriale del libro realizzato a cura di John Lamont e Claudio Pierantoni intitolato “Defending the Faith Against Present Heresies”, Arouca Press, 2021 https://www.amazon.com/Defending-Faith-Against-Present-Heresies/dp/1989905412

http://aroucapress.com/defending-the-faith