Indice generale del volume

Prefazione del prof. John Rist.

Abbreviazioni

Introduzione

Capitolo I    Precisazioni introduttive.

1) Si impone il coraggio della Verità.

2) Occorre che il pastore parli, quando deve, e non stia zitto.

3) Liceità della correzione dei superiori.

4) Il Sommo Pontefice e la sua infallibilità nella sana dottrina cattolica.

  1. a) La Chiesa, la sua unità e i suoi membri.
  2. b) Origine e finalità del Primato papale.
  3. c) Esercizio del Primato petrino nei vari ambiti: insegnamento, santificazione, governo.
  4. d) Infallibilità della Chiesa e del Magistero papale
  5. e) Precisazioni sulla Tradizione e sulla relazione di essa con il Magistero papale.

5) Il Papa è soggetto al diritto divino e vincolato dall’ordinamento dato da Gesù Cristo alla sua Chiesa; il Papa è al servizio della Parola di Dio e non sopra di essa.

  1. a) Occorre distinguere bene il vero sviluppo della dottrina dall’alterazione di essa.

6) Errori di alcuni Papi nella storia.

7) L’insegnamento della Tradizione riguardo alla condotta da tenere quando il Papa devia dalla fede; precisazioni sul principio: “Prima Sedes a nemine iudicatur”.

8) Cosa è accaduto quando un Papa ha sbagliato riguardo alla dottrina?

9) Esame di alcune interessanti affermazioni di mons. Fernández, presunto ghostwriter di Amoris Laetitia, riguardo al cambiamento di dottrina realizzato dal Papa attraverso tale esortazione.

  1. a) Mons. Fernández non fonda in modo adeguato la questione della legittimità o illeggittimità dei cambiamenti apportati dal Papa.
  2. b) Mons. Fernández non precisa gli aspetti fondamentali del vero sviluppo della sana dottrina che permettono di distinguerlo dalle alterazioni di essa.
  3. c) Mons. Fernández non tocca minimamente né la questione dei limiti del ministero e dell’infallibilità del Papa né quella degli errori dei Papi nella storia.
  4. d) Mons. Fernández non tocca in nessun modo il caso del Papa eretico.

10) Il grave dovere del superiore, soprattutto del Papa, di correggere l’inferiore che pecca o che diffonde errori in campo dottrinale.

11) Mia risposta ad un articolo di Fastiggi e Goldstein riguardo alla critica pubblica degli errori del Papa.

12) Mia risposta ad un altro articolo del prof. Fastiggi che non mette in evidenza che il Papa può sbagliare e addirittura cadere in eresia, come insegna la sana dottrina e la storia della Chiesa.

Capitolo II    L’evidente strategia papale che ha portato all’ Amoris Laetitia e alle gravi conseguenze che l’hanno seguita.

1) Avvisaglie di cambiamento di dottrina prima del Sinodo del 2014.

2) Il Sinodo del 2014, le “manipolazioni” e le reazioni ad esso.

3) Il Sinodo del 2015, le “manipolazioni” e le reazioni ad esso.

4) La pubblicazione dell’Amoris Laetitia e le reazioni ad essa.

a) Il “cambio di paradigma” è in atto.

b) Importanti reazioni di Vescovi e intellettuali cattolici nella linea della sana dottrina.

Appendice I . La significativa presentazione dell’Amoris Laetitia con gli errori del Card. Schönborn … e gli elogi del Papa.

Appendice II  L’importanza della terminologia e della strategia per far passare il “cambio di paradigma”, cioè errori dottrinali e pastorali, in modo “discreto” ma reale.

Capitolo III    Deviazioni dottrinali, attraverso Amoris Laetitia, riguardo alla contrizione e conseguenze gravissime che esse determinano.

1) La dottrina cattolica sulla contrizione.

a) La contrizione nel quadro della dottrina biblica circa la conversione del peccatore.

b) La contritio: dai termini ebraici e greci della Bibbia alla tradizione patristica e quindi alla tradizione teologica, medievale, latina.

c) Fondamentali affermazioni di s. Tommaso d’Aquino sulla contrizione.

d) Illuminanti affermazioni di s. Antonio di Padova sulla contrizione.

e) Fondamentali verità circa la contrizione affermate nei Concili Ecumenici di Firenze e di Trento.

f) Importanti affermazioni del Catechismo Romano sulla contrizione.

g) Importanti affermazioni del Catechismo Maggiore di s. Pio X e del Catechismo della Chiesa Cattolica sulla contrizione.

g,1) La contrizione deve essere soprannaturale.

h) Recenti documenti e affermazioni dei Papi e più generalmente della S. Sede che trattano della contrizione.

2) Come poter verificare che la contrizione, la grazia e la carità siano nell’anima ?

3) Un elemento fondamentale della contrizione: il proposito di non peccare e di fuggire le occasioni prossime di peccato.

a) Netto contrasto tra alcune affermazioni della lettera dei Vescovi argentini rispetto alla Scrittura, alla Tradizione e al Magistero riguardo al proposito necessario per una valida assoluzione.

b) Errori sulla contrizione del Card. Coccopalmerio, del Card. Sistach, e di un famoso Arcivescovo molto vicino al Papa … ovviamente il Papa non condanna tali errori …

4) Il proposito vero e quindi efficace di non peccare include il proposito di fuggire le occasioni prossime di peccato, ma l’Amoris Laetitia non parla di questo.

a) Indicazioni magisteriali circa l’obbligo di fuggire le occasioni prossime di peccato.

b) S. Tommaso ci parla della necessità e dell’obbligo che abbiamo di fuggire le occasioni prossime di peccato.

c) S. Alfonso M. de’ Liguori ci parla della necessità e dell’obbligo che abbiamo di fuggire le occasioni prossime di peccato.

5) Errori presenti in alcuni libri del prof. Buttiglione sostenuti da alcuni Cardinali.

a) Contrariamente a quanto afferma Buttiglione, per aversi una Confessione valida occorre la contrizione e quindi il proposito del penitente di non peccare più. Se manca il proposito la Confessione è invalida.

b) Contrariamente a quanto afferma il prof. Buttiglione il peccato grave è il peccato mortale e il peccato mortale è peccato grave.

c) Importanti precisazioni riguardo a ciò che dice il prof. Buttiglione alle pagg. 186ss del suo libro: “Risposte amichevoli …”.

d) Precisazione riguardo alle affermazioni del prof. Buttiglione sulla correzione, che il Confessore deve realizzare, del penitente e in particolare del penitente divorziato risposato.

e) Un errore fondamentale del prof. Buttiglione e di alcuni di quelli che lo seguono.

6) Precisazioni sul proposito di non peccare, su varie questioni attinenti ad esso e  su varie affermazioni di Amoris Laetitia.

a) Possono tutti vivere secondo la Legge di Dio? Cosa pensare di coloro che a vario livello non hanno il dominio sulle loro azioni e quindi non sono responsabili delle loro azioni?

b) Il proposito di non più peccare, che è parte della contrizione, è impegno a vivere secondo tutta la Legge di Dio, nella carità, e a non violare neppure un comando di essa.

b,1) Che proposito di non peccare si deve richiedere a persone con limitata capacità di intendere e volere?

b,2) Errori sul proposito necessario per la valida assoluzione e su varie questioni ad esso collegate  in mons. V. M. Fernández, nella lettera dei Vescovi argentini e in Amoris Laetitia.

b,2,1) Mons. Fernandez evidentemente non conosce cosa sia lo scandalo secondo la sana dottrina … e l’Amoris Laetitia pare seguirlo in questo errore.

b,2,2) Se il penitente ha la grazia santificante ha la carità che lo fa opporre radicalmente al compimento di atti gravemente contrari alla Legge divina.

b,2,3) Mons. Fernandez e Amoris Laetitia praticamente cancellano importanti verità della sana teologia morale tra cui la necessità, per una valida assoluzione sacramentale, del proposito di non peccare.

b,3) Un importante documento firmato da Cardinali e Vescovi ribadisce, dopo l’Amoris Laetitia, la dottrina tradizionale sul proposito per l’assoluzione sacramentale dei divorziati risposati.

b,4) Due documenti dei Vescovi Kazaki con cui ribadiscono, contro gli errori che si diffondono, la dottrina tradizionale sul proposito per l’assoluzione sacramentale dei divorziati risposati.

b,5) La Declaratio finale del convegno “Chiesa cattolica, dove vai?”, Roma, 7 aprile 2018, approvata da vari Cardinali e Vescovi presenti ribadisce la dottrina tradizionale sul proposito  per l’assoluzione sacramentale dei divorziati risposati.

b,6) Un recente documento “La Chiesa del Dio vivente, colonna e sostegno della verità” (1 Tim 3, 15) …” firmato da Cardinali e Vescovi ribadisce la dottrina tradizionale sul proposito per l’assoluzione sacramentale dei divorziati risposati.

b,7) L’assoluzione data sotto condizione e la situazione di coloro che  hanno vari condizionamenti psicologici e non si propongono di vivere secondo tutta la Legge di Dio.

7) A proposito di legge di gradualità e di “gradualità della Legge”.

a) Le affermazioni di s. Giovanni Paolo II e altre importanti affermazioni su questo tema.

b) Alcune importanti affermazioni di s. Tommaso che si collegano al tema della legge di gradualità e che lo illuminano.

c) Importanti approfondimenti riguardo alla dottrina di s. Tommaso sulla Legge Nuova e sulla gradualità ad essa intrinseca.

d) La “gradualità della Legge” nella lettera dei Vescovi argentini, in Amoris Laetitia e in mons. Fernández, presunto ghostwriter di tale esortazione.

d,1) La “gradualità della Legge” in alcuni scritti di mons. Fernández.

d,2) La “gradualità della Legge” in Amoris Laetitia e nella lettera dei Vescovi argentini.

d,3) La “gradualità della Legge” come atto di “misericordia” .

8) I precetti negativi della Legge di Dio, tra cui quello che vieta l’adulterio, obbligano sempre in ogni circostanza!

a) Intrinseca malvagità dell’adulterio.

b) Contrariamente a ciò che dice la lettera dei Vescovi argentini i precetti negativi della Legge di Dio, tra cui quello che vieta l’adulterio, obbligano sempre in ogni circostanza!

c) La testimonianza dei martiri indica che non violare mai i precetti negativi del decalogo è possibile; non commettere adulterio è possibile.

d) La Legge di Dio può essere vissuta con l’aiuto della grazia e della preghiera; un importante testo di s. Alfonso M. de Liguori.

9) Castità, adulterio e divorzio.

a) Tra adulteri non esiste nessuna vita matrimoniale e nessun atto coniugale lecito!

b) Precisazioni importanti sull’adulterio; il furto in alcuni casi può essere un peccato oggettivamente veniale ma l’adulterio è sempre peccato oggettivamente grave.

10) Se l’adulterio è molto grave, più grave è l’omosessualità praticata … ma il “cambio di paradigma” favorisce anche quest’ ultima.

a) La condanna degli atti omosessuali da parte della sana dottrina cattolica.

b) Evidenti “aperture” riguardo all’omosessualità praticata.

11) Evidenti aperture del “cambio di paradigma” alla contraccezione anche in nome di Amoris Laetitia.

12) Attacco radicale alle basi della dottrina morale cattolica, e quindi al precetto che vieta gli atti impuri, anche attraverso il n. 303 dell’Amoris Laetitia; significative affermazioni di A. Riva e dei Vescovi maltesi in questa linea.

13) Precisazioni riguardo a ciò che affermano la nota 364  e il n. 311 nonché i nn. 296s  dell’Amoris Laetitia.

a) Precisazioni riguardo al n. 311 dell’Amoris Laetitia: l’Amore di Dio è eterno e infinito ma il peccatore che non lo accoglie con una vera contrizione si danna.

b) Precisazione riguardo ai n. 296s di Amoris Laetitia : l’inferno esiste .. e la condanna eterna anche!

c) Il vero proposito di non peccare più, necessario per la remissione dei peccati, e la nota 364 dell’Amoris Laetitia.

d) La necessaria integrità della Confessione e alcune affermazioni di Papa Francesco su questo argomento.

d,1) Il Confessore è tenuto a informarsi della coscienza del penitente e in alcuni casi è obbligato a interrogarlo.

d,2) Qualche affermazione “significativa” di Papa Francesco riguardo all’integrità della Confessione e riguardo alle domande del Confessore.

14) L’ assoluzione sacramentale data al penitente che manca di contrizione è invalida.

a) Basi bibliche e insegnamento patristico.

b) L’ insegnamento degli autori medievali fino al XIII sec. e le affermazioni del Conc. Lateranense II.

c) L’insegnamento di s. Tommaso, di Leone X e dei Concili Ecumenici di Firenze e Trento.

d) Insegnamento del Catechismo Romano, di alcuni Papi di quel periodo e di s. Alfonso M. de’ Liguori.

e) Insegnamenti del Catechismo di s. Pio X, del Rituale Romano, della Sacra Congregatio de Propaganda Fide e di alcuni importanti moralisti.

f) Insegnamento recente dei Papi e delle Congregazioni vaticane.

g) Considerazioni finali sull’invalidità dell’assoluzione data in mancanza di contrizione del penitente.

15) Precisazioni sul n.5 della lettera dei Vescovi argentini approvata dal Papa Francesco: il sacerdote deve correggere chi si trova in situazione di peccato.

16) Precisazioni sulla nota 329 dell’Amoris Laetitia e sugli errori cui apre le porte.

Capitolo IV    La sana dottrina sulla coscienza morale, e alcuni errori che emergono attraverso l’Amoris Laetitia.

1) La coscienza morale nella luce della sana dottrina.

2) La coscienza morale non è infallibile; il caso della coscienza morale erronea.

3) La buona coscienza morale cristiana e la coscienza infallibile dei santi.

4) La fede, la carità e la coscienza morale cristiana.

5) L’educazione e formazione della coscienza.a) La coscienza morale cristiana dinanzi al Magistero e agli errori del “Magistero”.

6) Questioni inerenti la situazione dei divorziati risposati nella Chiesa e la dottrina cattolica circa la coscienza morale cristiana.

7) Precisazioni su alcune affermazioni di Papa Francesco sulla coscienza morale in Amoris Laetitia n. 37.

8) Precisazioni su alcune affermazioni di Papa Francesco sulla coscienza morale in Amoris Laetitia n. 303.

a) Le affermazioni di Amoris Laetitia e il loro significato.

b) Mai una coscienza morale cristiana può ritenere con sincerità e onestà e scoprire con una certa sicurezza morale che Dio le conceda di compiere ciò che Lui stesso vieta assolutamente, sempre e senza eccezioni.

c) Alcune significative affermazioni di Vescovi nella linea di Amoris Laetitia 303.

9) Analisi del significativo commento di mons. Fernández, presunto autore nascosto di Amoris Laetitia, alle affermazioni dell’esortazione circa la coscienza morale.

a) Il significativo commento di mons. Fernández alle affermazioni dell’ Amoris Laetitia circa la coscienza morale.

b) Analisi del significativo commento di mons. Fernández alle affermazioni dell’esortazione circa la coscienza morale.

b,1) Mons. Fernández non precisa cose fondamentali riguardo al giudizio che la persona deve fare in coscienza circa il suo stato di grazia.

b,1,1) Su quali segni basare il giudizio della coscienza morale sul passato per verificare lo stato attuale di grazia santificante dell’anima.

b,1,2) Il giudizio della coscienza morale sul futuro e la disposizione morale  di coloro che accettano di commettere atti gravi, contrari alla Legge di Dio.

b,2) Mons. Fernández appoggia gli errori di Amoris Laetitia e critica coloro che si oppongono ad essi …

10) Errori del Card. Vallini e del Card. Müller riguardo ai divorziati risposati che sono convinti in coscienza della invalidità del loro primo matrimonio.

Capitolo V  La sana dottrina sulla carità e sulla Legge della carità nonché alcuni errori che emergono a questo riguardo attraverso l’Amoris Laetitia.

Introduzione

1) Indicazioni fondamentali circa la carità nella S. Scrittura.

a) Precisazioni circa la carità nell’ A. T.

b) I termini che la Scrittura usa per indicare la carità.

2) La carità è sommamente in Dio; Dio è Carità.

3)La carità splende in Cristo ed è parte fondamentale dell’insegnamento di Cristo.

4) La carità in noi.

a) La carità ci dona di partecipare alla carità divina ed è il fine della Legge.

b) La carità ci fa osservare i comandamenti di Dio.

b,1) Comandamenti positivi e negativi e carità.

c) La carità si perde per l’inosservanza dei comandamenti, cioè per il peccato grave.

d) La carità è ordinata.

d,1) La carità ci rende pronti a perdere tutto e a morire piuttosto che peccare.

d,2) Ordine della carità e martirio.

d,3) Precisazione: la carità non ci fa peccare neppure per evitare danni anche gravissimi al prossimo!

5) La Legge della carità.

a) Precisazioni fondamentali sulla Legge e in particolare sulla Legge naturale e sulla Legge rivelata.

a,1) La Legge naturale.

a,2) La Legge divina rivelata e in particolare la Legge antica.

a.3) La Legge della carità.

a,4) S Tommaso ci parla della legge della carità.

b) Che rapporto c’è tra la Legge Naturale e la Legge divina positiva? La Legge divina positiva riporta solo la Legge naturale o anche altro?

b,1) Solo la Legge divina positiva e in particolare la Legge della carità  comanda la fede, la speranza e la carità.

c) L’ uomo può dispensare dall’osservanza dei precetti della legge divina? No.

d) Non si dà epicheia circa le norme del Decalogo.

e) Come l’ Amoris Laetitia ai n. 304s mette furbamente da parte la Legge rivelata …

e,1) Esame approfondito di  I-II q. 94 a.4, testo citato in Amoris Laetita n. 304.

f) Ribadisco: l’ Amoris Laetitia ai nn. 304s fa incredibilmente scomparire, su un punto essenziale della morale, la Legge rivelata e quindi la Legge della carità, vediamo perché.

g) Affermazioni significative del presunto autore ombra di Amoris Laetitia circa l’obbligatorietà assoluta delle norme morali negative.

h) Chiare indicazioni che fanno ritenere che il Papa metta da parte la dottrina secondo cui le norme negative della legge divina sono obbligatorie sempre e in ogni circostanza.

6) La carità non porta ad essere adulteri; il n. 301 dell’Amoris Laetitia cita s. Tommaso per  affermare il contrario di quanto afferma il santo.

a) Il n. 301 dell’Amoris Laetitia.

b) Cosa voleva dire veramente s. Tommaso con il suo commento (I-II, q. 65, a. 3, ad 3) alle parole di s. Beda citato in Amoris Laetitia 301; esame di passi “paralleli” nelle opere del s. Dottore.

c) Esame approfondito del testo di I-II q. 65 a. 3 citato dalla Amoris Laetitia e precisazioni.

d) Cosa dice realmente il testo di s. Tommaso De Malo, q. 2, a. 2 e perché è citato insieme a I-II q. 65 a. 3 ?

e) Il Papa cita s. Tommaso per far passare qualcosa che lo stesso s. Tommaso condanna.

f) Quando si perde la carità? Ce lo spiega s. Tommaso.

7) La carità fraterna nella sana dottrina e  nell’Amoris Laetitia.

a) Indicazioni fondamentali circa la carità fraterna nella Bibbia e nei Padri della Chiesa.

a,1) La carità fraterna nella Bibbia.

a,2) La carità fraterna negli insegnamenti dei Padri della Chiesa, dei Dottori e del Magistero.

b) Precisazioni riguardanti la carità fraterna con particolare riferimento a ciò che afferma l’Amoris Laetitia.

b,1) Cristo, sommo modello di carità fraterna, ci ha insegnato a non cedere al peccato e a percorrere la via della Croce e del martirio.

b,2)La carità fraterna ci fa aiutare il nostro prossimo a camminare sulla via della Legge di Dio, cioè sulla via della Croce, e ad essere pronto al martirio.

b,2,1) La vera carità fraterna ci fa aiutare il prossimo ad acquisire la sapienza e l’amore della Croce in ordine al raggiungimento della beatitudine celeste.

b,3) La vera carità conduce non a fare “un piccolo passo” ma conduce a vivere tutti i comandamenti  di Dio; la vera carità fraterna aiuta il prossimo a vivere tutti i comandamenti!

b,4) La vera carità fraterna ci fa agire al fine di portare i nostri prossimi a vivere nella carità e quindi nell’odio verso il peccato specie se grave.

b,5) La carità, e soprattutto lo zelo, spiega s. Tommaso, porta ad un santo “odio” verso il peccatore, cioè verso noi stessi e verso ogni peccatore, e porta a correggerci e a correggerlo per tale peccato.

b,6) La carità ci porta ad operare perché i nostri prossimi abbiano una fede retta anche riguardo ai comandamenti.

c) L’ ordine della carità fraterna nella sana dottrina, specie in s. Tommaso, e gli errori circa tale ordine presenti al n. 101 di Amoris Laetitia , la quale, anche su questo punto, non è tomista!

c,1) La carità fraterna vera e il suo ordine, precisazioni introduttive.

c,1,1) L’ ordine della carità fraterna nella Bibbia e nei Padri.

c,1,1,1) L’ ordine della carità fraterna verso i nemici.

c,1,2) L’ ordine della carità secondo le affermazioni di alcuni Dottori della Chiesa e in alcuni documenti del Magistero.

c,2) L’ ordine della carità e il disordine che si sta determinando attraverso Amoris Laetitia.

c,3) Le affermazioni di Amoris Laetitia n.101 sull’ordine della carità e il loro contrasto con le affermazioni del Catechismo della Chiesa Cattolica, di s. Tommaso etc.

c,4) Approfondimento sulle affermazioni di s. Tommaso circa l’ordine della carità fraterna.

c,5) Altri famosi moralisti e Dottori più recenti tra cui s. Alfonso M. de Liguori accolgono pienamente l’ insegnamento di s. Tommaso, che è dottrina comune della Chiesa. Alcuni passi del Magistero la confermano.

c,6) La retta interpretazione dei testi paolini che sembrano affermare che l’uomo deve amare gli altri più di sé.

Capitolo VI    La liceità della pena di morte nella Bibbia e nella Tradizione e gli errori di Papa Francesco a riguardo, nell’Amoris Laetitia e in altri suoi scritti.

1) La pena di morte nell’Amoris Laetitia, e in altre affermazioni di Papa Francesco.

2) La sana dottrina biblica, tradizionale e magisteriale sulla pena di morte.

a) La dottrina biblica.

a,1) Antico Testamento.

a,2) Nuovo Testamento.

a,2,1) In Gv. 8 Cristo abroga completamente la pena di morte?

a,2,2) Insegnamento di s. Paolo e s. Pietro su questioni attinenti alla pena di morte.

a,2,3) Conclusione sulla liceità della pena di morte nel Nuovo Testamento.

b) Insegnamenti dei principali Padri e dei Dottori, in particolare di s. Tommaso d’ Aquino, sulla pena di morte.

b,1) Padri pre-costantiniani.

b,2) Padri post-costantiniani.

b,3) Conclusioni sull’insegnamento dei Padri riguardo alla liceità della pena di morte.

b,4) Dottori e teologi medievali, in particolare s. Tommaso d’ Aquino.

b,5) Altri Dottori e santi più recenti.

c) Insegnamenti Magisteriali e Papali sulla pena di morte.

d) Altri documenti e affermazioni recenti particolarmente significativi sulla liceità della pena di morte.

e) Importanti dichiarazioni di Cardinali e Vescovi che ribadiscono la liceità della pena di morte anche dopo il cambiamento del n. 2267 del Catechismo della Chiesa Cattolica.

f) La liceità della pena di morte è affermata dalla legge naturale e confermata dalla Bibbia.

g) Origine divina del potere pubblico e pene che può giustamente irrogare.

h) Precisazioni sulla liceità dell’ergastolo, che Papa Francesco contesta.

i) Precisazioni sulla legittima difesa, la guerra giusta e la pena di morte.

l) La pena di morte nella tradizione ebraica.

3) Risposte più dirette alle affermazioni errate di Papa Francesco sulla pena di morte.

4) Un gruppo di intellettuali cattolici ha fatto pubblicamente rilevare l’errore del Papa sulla pena di morte.

5) Ulteriori errori di Papa Francesco riguardo a questioni di teologia morale vicine al tema della pena di morte.

6) Riflessioni sulle affermazioni di alcuni autori moderni che hanno “preparato” o sostenuto gli errori di Papa Francesco circa la pena di morte.

a) Qualche riflessione sulle affermazioni del teologo prof. Ciccone.

b) Riflessioni su un articolo della Civiltà Cattolica del 1981 .

c) Riflessioni su libro “Pena di morte” scritto da G. Concetti.

d) Qualche riflessione sulle affermazioni di N. Blazquez circa la pena di morte.

e) Qualche riflessione su alcune affermazioni di L. Eusebi circa la pena di morte.

e,1) Errori di Eusebi riguardo ad affermazioni bibliche, patristiche e magisteriali sulla liceità della pena di morte.

e,2) Eusebi vuole togliere la dimensione retributiva della sana dottrina.

e,2,1) Risposta fondamentale della Bibbia e della Tradizione alle affermazioni di Eusebi.

e,2,1,1) Approfondimento teologico nella linea della dottrina tomista sulla giustizia retributiva in Dio.

e,2,1,2) Precisazioni riguardo a Cristo che giudica e condanna.

e,2,2) Eusebi vuole togliere la dimensione retributiva alle conseguenze del peccato di Adamo.

e,2,2,1) Risposta biblica e magisteriale alle affermazioni di Eusebi.

e,2,2,2) Precisazioni sulla “provenienza” della morte.

e,2,3) Eusebi vuole togliere la dimensione retributiva ai castighi biblici facendo leva sulla “violenza” attribuita a Dio nella Bibbia.

e,2,4) Eusebi vuole togliere la dimensione retributiva insita nella Passione di Cristo e nella nostra vita.

e,2,5) Eusebi vuole cancellare la dimensione retributiva insita nella realtà dell’inferno.

e,3) Conclusione sulle affermazioni di Eusebi.

f) Riflessioni sulle affermazioni di R. Fastiggi circa la pena di morte.

f,1) Le affermazioni del prof. Fastiggi sulla pena di morte nella Bibbia sono infondate.

f,2) Il prof. Fastiggi ha evidentemente una idea imprecisa delle affermazioni dei Padri della Chiesa circa la pena di morte.

f,3) Il prof. Fastiggi si basa su una documentazione largamente insufficiente riguardo alle affermazioni magisteriali in tema di pena di morte.

g) Riflessioni sulle affermazioni di E. Christian Brugger in “Capital punishment and Roman Catholic Moral Tradition” sulla pena di morte.

g,1) Riflessioni sulle affermazioni di E. Christian Brugger riguardo alla pena di morte nella S. Scrittura.

g,1,1) Devianti affermazioni di E. Christian Brugger riguardo alla pena di morte nella S. Scrittura.

g,1,1,1) Devianti affermazioni di E. Christian Brugger circa Gen. 9,5-6.

g,1,1,2) Devianti affermazioni di E. Christian Brugger riguardo a Rom. 13,1-7

g,1,1,3) Altre devianti affermazioni di E. Christian Brugger circa la Bibbia e la pena di morte.

g,2) Riflessioni sulla documentazione patristica offerta da Brugger.

g,3) Riflessioni sulle affermazioni di s. Teodoro Studita sulla pena di morte.

g,4) Riflessioni sulla documentazione papale e magisteriale offerta da Brugger.

g,5) Riflessioni sulla critica di Brugger alle affermazioni di s. Tommaso d’ Aquino.

g,6) Riflessioni sulla irreformabilità della dottrina cattolica che afferma la liceità della pena di morte.

 

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